La disquisizione che mi accingo a sottoporVi, potrebbe tranquillamente esordire:
"Tutto ebbe inizio quando Dio cacciò Adamo ed Eva dall'Eden" in quanto da quel preciso istante per l'uomo si creò la necessità di procacciarsi il cibo, difendere il suo territorio e non solo dalle minacce ambientali.
A fronte di ciò rivolse il suo ingegno alla realizzazione di armi che potessero assolvere in modo soddisfacente le insorte esigenze passando nel corso degli anni dalla clava alle odierne armi nucleari.
In questo contesto però si vuole valorizzare un arma che sin dalla sua nascita è stata ammantata daun'aura magica e leggendaria e che ancor oggi riceve un lauto tributo in campo militare e civile considerando che con essa viene rappresentata la Giustizia.
Parliamo della SPADA definita come:" Arma bianca da punta e taglio costituita da una lama d’acciaio rettilinea appuntita e con uno o due fili (*)
Nata verso la fine del II° millennio A.C. come evoluzione del ben più antico pugnale, la Spada non è sempre stata di acciaio così come recita la su menzionata definizione, ma nel corso degli anni è stata forgiata con metalli che le conoscenze e tecnologie dell’uomo acquisite nelle varie epoche gli consentivano di utilizzare per cui la Spada è stata di rame, bronzo, ferro sino ad arrivare alle spade d’acciaio.
Non và dimenticata però la comparsa di spade invincibili e leggendarie in epoche in cui la struttura di queste spade vuoi per magia , vuoi per materiali o tecniche metallurgiche avanzate erano investite di un enorme potere e rendevano invincibile il suo possessore.
Ma la Spada non è solo una mera arma infatti la cultura nipponica insegna che, per poterla impugnare prima ed usare poi andavano compiuti dei rituali in quanto ogni Spada (forgiata a mano) aveva un’anima propria infusa dal materiale usato e dall’uomo o “Dio” che la forgiava e dalla nobiltà d’animo del cavaliere o samurai che la impugnava non per niente ad ognuna di esse nel momento in cui veniva ultimata era assegnato un nome.
Le spade più blasonate a cui la mente si rivolge ogni qual volta si parli di esse sono:(**)
Altachiara” detta anche la “Gioiosa” era la spada di Carlo Magno.
Secondo la leggenda nell’impugnatura era racchiusa la Lancia Sacra e fu fabbricata con gli stessi materiali usati per la “Durlindana” e la “Cortana”. Era utilizzata anche nella cerimonia d’investitura dei Re.
Curtana” detta anche “Spada di grazia” era una spada cerimoniale che si usava per incoronare Re e Regine.
Si racconta che fu forgiata nel 1661 per Carlo II e secondo la leggenda appartenne anche a Ogier il Danese
Riporta l'iscrizione: "Il mio nome è Curtana e sono dello stesso acciaio e della medesima tempra di Gioisa e
Durlindana”. Secondo la leggenda un angelo spezzo la punta della spada per evitare che venisse usata per uccidere innocenti. Fa parte dei gioielli della corona del Regno Unito.
Durlindana” è secondo la tradizione, la spada di Orlando, che l’aveva avuta in dono da Carlo Magno del quale era il paladino. Si dice che la spada contenesse nell’elsa: un dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, i capelli di San Dionigi e un pezzo di vestito della Vergine Maria. Si fantastica che sia conservata a Rocamadour ( Francia.)
Gramr” era il nome della spada usata da Sigfrido per uccidere il drago Fáfnir. Originalmente apparteneva a suo padre.
La spada era stata distrutta e rifatta. Dopo la nuova forgiatura con un solo fendente poteva spaccare in due un’incudine (i poteri magici)
Excalibur la spada mitologica per eccellenza
Era la spada magica di Re Artù, per alcuni era la spada che Artù aveva estratto dalla roccia, per altri quella spada si era spezzata in uno scontro con Re Pellinor e la vera Excalibur era la spada che Artù aveva ricevuto in dono dalla Dama del Lago. Il fodero di Excalibur essendo magico rendeva il suo proprietario invulnerabile e Re Artù morì quando Morgana glielo rubò
Nella cappella di San Galgano a Montesiepi ( Siena) C’è una spada infissa nella roccia. Secondo la tradizione, Il nobile Galgano Guidotti l’avrebbe conficcata nella roccia in segno di rinuncia alla vita mondana quando divenuto monaco cistercense visse da eremita fino alla morte avvenuta nel 1181
Oggi l’utilizzo di macchine altamente tecnologiche se pur ci permetta di costruire spade con materiali altamente resistenti ha fatto perdere a questa nobile arma quell’aura magica che l’ha sempre accompagnata anche se….forse un'anima, in talune spade ancora la si può trovare.
[autore: Filomeno Cafagna]